Nel mondo dell’alta tecnologia e dell’industria dei videogiochi, non sempre cospicui investimenti producono risultati soddisfacenti. Infatti, in passato si sono succeduti diversi casi di veri e propri fiaschi legati al campo delle console o altre idee avveniristiche o troppo radicali. E’ spesso difficile capire perché determinate soluzioni si siano dimostrate dei flop clamorosi e imprevedibili. In alcuni casi, determinati prodotti erano già obsoleti in rapporto alle proposte delle aziende concorrenti. In altri casi, invece, dispositivi troppo innovativi, ma eccessivamente costosi non hanno ottenuto la meritata popolarità sul mercato.
Un flop abbastanza recente da parte della Sega: Il Dreamcast
Un clamoroso fiasco da parte della nota azienda nipponica Sega fu sicuramente il Dreamcast. A suo tempo aveva un hardware innovativo e decisamente superiore rispetto a quello della concorrente Sony Playstation. Venne presentato in Giappone nel 1998 e in Europa nel 1999. Purtroppo, nonostante le ottime promesse, non raggiunse il successo sperato. In un primo momento registrò delle vendite discrete e disponeva di molti titoli interessanti. Successivamente, dato che la Sega aveva grossi problemi economici, ne fu sospesa la sua produzione nel 2001.
Lo sconosciutissimo Pippin
Una console che invece fu un fallimento colossale a tutti gli effetti fu il misconosciuto e bistrattato Pippin. Quest’ultimo venne addirittura presentato, progettato e distribuito dalla Apple nel lontanissimo 1995. Era anche dotato di modem interno da 14.40 kbps e montava un processore PowerPC, identico a quello presente sui Macintosh di serie di quei tempi. Il suo problema principale è che disponeva di pochissimi videogiochi e aveva un prezzo spropositato di 599 dollari.
La console Open Source Ouya nata dal crowdfunding
Un ultimo prodotto piuttosto recente ma presto dimenticato e precipitato nel dimenticatoio è la Ouya, ovvero una console a basso costo frutto di un’interessante campagna di crowdfunding organizzata su Kickstarter. In principio, era stata presentata come un’alternativa economica alla Sony e Microsoft basata sul sistema Android. Purtroppo, si dimostrò ricchissima di bug e di problemi tecnici e non venne neanche promossa da un’adeguata campagna di marketing.