Quante volte ci siamo chiesti se il nostro interlocutore ci sta parlando sinceramente o vuole solo rifilarci solamente una bella storia inventata? E’ difficile rispondere a questa domanda poichè non esiste un metodo efficace al 100% per scovare bugiardi cronici, ne quelli occasionali.
Alcuni ricercatori di Harvard hanno voluto darci una dritta cercando di stereotipare comportamenti e atteggiamenti di chi è poco sincero o ha qualcosa da nascondere. In base ai risultati di uno studio recentemente pubblicato su Discourse Process si può riassumere che: chi parla velocemente, utilizza spesso parlare in terza persona e si lascia andare a più parolacce del solito, probabilmente mente.
Chi mente in maniera abituale tende a utilizzare molte più parole per cercare di persuadere e convincere l’interlocutore; chi invece cerca di omettere, al contrario, tende a parlare poco, probabilmente evitare che chi ascolti possa fare domande scomode. Inoltre secondo i ricercatori mentire è un’attivita che richiede molte energie e questo va a discapito di altre funzioni celebrali, come l’autocontrollo.
Non si può essere certi se chi ci sta davanti mente, ma alcuni piccoli segnali possono metterci in guardia e farci affrontare meglio determinate situazioni